Leggi per tirocinanti
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Secondo la Legge sul lavoro (artt. 29-32 LL), la Legge sulla formazione professionale (art. 101 LFPr) e il Codice delle obbligazioni (art. 3282 CO), il datore di lavoro ha il dovere di proteggere la salute e la moralità dei giovani in formazione professionale nella sua azienda. Sono inclusi la sicurezza e l’integrità fisica, ma pure il dovere educativo del formatore.
La legge stabilisce chiaramente che il datore di lavoro ha il dovere di segnalare al responsabile legale i giovani in situazione di rischio (art. 32, cpv. 13 LL). Come per tutti i dipendenti, anche ai tirocinanti è vietato lavorare sotto l’influenza dell’alcol o di sostanze inebrianti per evitare di mettere in pericolo sé stessi e gli altri (art. 11, cpv. 34 Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
1 «Gli operatori della formazione professionale pratica e della formazione scolastica concedono alle persone in formazione un adeguato diritto di essere consultate.»
2 Cpv. 1: «il datore di lavoro deve rispettare e proteggere la personalità del lavoratore, avere il dovuto riguardo per la sua salute e vigilare alla salvaguardia della moralità. In particolare, deve vigilare affinché il lavoratore non subisca molestie sessuali e, se lo stesso fosse vittima di tali molestie, non subisca ulteriori svantaggi».
Cpv. 2: «Egli deve prendere i provvedimenti realizzabili secondo lo stato della tecnica ed adeguati alle condizioni dell’azienda o dell’economia domestica, che l’esperienza ha dimostrato necessari per la tutela della vita, della salute e dell’integrità personale del lavoratore, in quanto il singolo rapporto di lavoro e la natura del lavoro consentano equamente di pretenderlo».
3 «Se il giovane si ammala o subisce un infortunio o è minacciato nella salute o nella moralità, il datore di lavoro avverte il detentore dell’autorità parentale o il tutore. In attesa delle loro istruzioni, prende le cautele necessarie.»
4 «Il lavoratore non deve mettersi in uno stato che possa esporre lui stesso od altri lavoratori a pericolo. Questo divieto vale in particolare per il consumo di bevande alcoliche o di altri prodotti inebrianti.»