Il lavoratore svolge correttamente la sua prestazione lavorativa

Se il problema di alcol di un collaboratore non incide sulla sua prestazione lavorativa, il datore di lavoro non può esigere che cessi il suo consumo nella vita privata.

In tal caso, poiché l’alcoldipendenza del lavoratore non ha ripercussioni visibili o percepibili sulle prestazioni, il datore di lavoro non ha il diritto di esigere un cambiamento del suo comportamento, per esempio convenendo con il lavoratore che smetta di bere. Una simile convenzione rischia di essere dichiarata nulla in diritto (cfr. art. 20, cpv. 1 CO1) se risulta che il suo contenuto è contrario alla morale a causa di un impegno eccessivo richiesto alla persona in questione (art. 27, cpv. 2 CC2).

 

1«Il contratto che ha per oggetto una cosa impossibile o contraria alle leggi od ai buoni costumi è nullo.»
2«Nessuno può alienare la propria libertà, né assoggettarsi nell’uso della medesima ad una limitazione incompatibile col diritto o con la morale.»