Diniego

Il diniego è un fenomeno che rientra nei cosiddetti meccanismi di difesa psicologici. Li utilizziamo in maniera inconscia quando siamo confrontati con eventi interni o esterni che ci disturbano. Non si tratta di un fenomeno patologico, bensì di un sistema di protezione contro l’angoscia.

Quando si consuma alcol in eccesso, il diniego in genere consiste nel minimizzare il consumo: «non bevo più di quanto facciano gli altri», «il mattino, non bevo mai», «comunque bevo solo nei fine settimana», «non bevo alcol, eccetto…» e così via. Anche chi beve in modo «normale», tende a evitare accuratamente le rivelazioni che rischiano di destare sospetti. Il diniego non è quindi proprio di chi è alcoldipendente o di chi beve troppo: si tratta di un meccanismo assai comune.

Ma se nei soggetti «normali» il diniego passa relativamente inosservato, in negli alcoldipendentiè preoccupante. La persona rifiuta (anche a sé stessa) di riconoscere la realtà del suo consumo.

Questa negazione influisce spesso sull’insieme degli aspetti della vita quotidiana, privata e professionale, e le relazioni con gli altri ne risentono ugualmente. Sovente, si sente dire che gli alcolisti sono bugiardi, un’affermazione sconcertante, che stigmatizza queste persone, eppure ha un fondo di verità: in effetti, chi è dipendente dall’alcol non è in grado di confrontarsi con la realtà e nasconde a sé e agli altri il problema.

Più si cerca di fare ammettere a queste persone la loro dipendenza, più la negano, cercando di temporeggiare, cambiare discorso, evitare il problema.