Come affrontare la situazione?
Generalmente, sono soprattutto gli indizi e i sospetti di consumo di alcol ad attirare l’attenzione della linea gerarchica.
False buone piste o indizi insufficienti
I sintomi fisici sono quelli all’apparenza più evidenti: alito alcolico, couperose, occhi lucidi, viso gonfio, igiene e abbigliamento poco curati, tremiti, perdite momentanee di equilibrio ecc. A ciò si aggiungono altri comportamenti, tutti «evidentemente» associabili al consumo di alcol: aggressività o euforia improvvise, gesti inopportuni, disinibizione, difficoltà di eloquio e, infine, le bottiglie vuote o la «certezza» che venga bevuto di nascosto.
Eppure, tutto questo non legittima a reagire, anzi! Innanzitutto, i sintomi fisici non consentono affatto di affermare che si tratti indubbiamente di un problema di alcol: all’origine di ogni elemento possono esserci molteplici cause. L’odore di alcol può essere percepito anche dopo una sola birra. Anche i comportamenti inopportuni non vanno per forza collegati direttamente all’alcol, dato che possono essere dovuti a molti altri fattori. Queste osservazioni (alito alcolico, apparenza trascurata ecc.) possono comunque avere una certa importanza, specialmente se intaccano la qualità del lavoro o la funzione del collaboratore (rappresentanza, relazioni con la clientela, sicurezza ecc.). Può quindi essere legittimo discuterne durante un colloquio personale.
Indizi oggettivi
Avvicinare un collaboratore per un problema di alcol è spesso un’impresa inutile per una ragione ancora più fondamentale: non è compito né responsabilità del superiore gerarchico affrontare tale questione!
La risposta deve basarsi su altri indizi e constatazioni, ovvero sui cambiamenti che si osservano sul lavoro. Sono l’inadempienza ai propri compiti, un modo diverso di lavorare e di comportarsi a legittimare un’azione, a consentire alla linea gerarchica di osare affrontare il tema, pur rimanendo sempre concentrati sui fatti osservati a livello professionale, senza sconfinare in tentativi di diagnosi medica.