Falso. L’alcol non disseta, bensì disidrata aumentando la minzione. Non è quindi vero che l’alcol fa passare la sete! Anzi, più se ne beve e più si è assetati.
Falso. L’alcol dilata i piccoli vasi sanguigni sotto la pelle facendo aumentare l’afflusso di sangue in superficie, il che dà un’impressione di calore. In realtà, la temperatura corporea si abbassa.
Vero. L’alcol è assai calorico (7 calorie per grammo, ossia 70 kcal per un bicchiere da 1 dl di vino). In più, ritarda di diverse ore la combustione degli acidi grassi, favorendo l’accumulo di adipe.
Falso. L’alcol è un neurolettico. La sensazione stimolante è provocata da un’iniziale perdita di inibizione, che dà una falsa impressione di euforia e perturba i centri nervosi della vista, dell’udito, della coordinazione e dell’attenzione. Poiché il tempo di reazione aumenta in modo considerevole, cresce anche il rischio di infortuni, di incidenti e di comportamenti inappropriati.
Falso. L’effetto depressivo dell’alcol comporta anche un rallentamento delle funzioni mentali e fisiche del sistema nervoso centrale. La capacità di compiere azioni complesse, come guidare, si riducono man mano che aumenta la quantità di alcol ingerita.
Vero. In genere, le donne sono maggiormente soggette agli effetti dell’alcol. A parità di consumo e di peso, esse presentano un tasso di alcolemia più alto rispetto agli uomini. La quantità di acqua nel corpo di una donna è solitamente inferiore a quella del corpo maschile, quindi l’alcol consumato si diluisce meno nel sangue. Le donne inoltre eliminano più lentamente l’alcol perché hanno meno enzimi che assolvono tale funzione.
Falso. Il caffè o la doccia fredda non fanno che «svegliare», mentre muoversi non basta, dato che solo un’infima parte dell’alcol ingerito viene eliminata con la respirazione o attraverso la pelle.
Il sangue trasporta l’alcol al fegato, dove avviene lo smaltimento. Il processo avviene quindi per il 90-95 per cento nel fegato e solo il 5-10 per cento viene smaltito con il sudore, l’urina, la saliva e l’alito. L’eliminazione avviene alla velocità dello 0,1-0,15 per mille all’ora (circa un bicchiere standard) e non può essere accelerata. Il caffè ha al massimo un effetto opposto, dato che il fegato deve eliminare la caffeina prima dell’alcol.
È vero solo in parte. L’effetto sedante dell’alcol può effettivamente aiutare ad addormentarsi, ma spesso chi ha bevuto (troppo) si sveglia più volte durante la notte e non riesce sempre a riaddormentarsi con facilità. L’alcol influenza negativamente la qualità del sonno.
Falso. Una persona che consuma regolarmente alcol ne avverte certo meno velocemente gli effetti. Questo avviene perché il corpo produce un enzima supplementare che accelera lo smaltimento. Il prodotto della degradazione però agisce come un veleno nel corpo, anche se non si è ubriachi.
Si può anche supporre che chi «sopporta» meglio l’alcol corre in realtà rischi maggiori in termini di salute, perché il corpo non dà i segnali d’avvertimento necessari.
Vero. Le reazioni all’alcol variano considerevolmente. La quantità consumata, l’essere a digiuno invece che a stomaco pieno, il tipo di bevanda, il peso e il metabolismo della persona sono tutti fattori determinanti. Anche lo stato fisico e psichico – stanchezza, malattia, stress, emozioni – può rafforzare gli effetti dell’alcol. Altre sostanze, come i farmaci o le droghe illegali, possono interagire con l’alcol se consumate simultaneamente.